Rapacaula del Salento Leccese o Cima di Rapa

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Categoria: Ingredienti

L'articolo è stato redatto dagli studenti dall'istituto di istruzione secondaria superiore L.G.M. Columella di Lecce dell'indirizzo Tecnico Agrario.

La Cima di rapa è una pianta orticola che si è sviluppata nella zona mediterranea e viene coltivata soprattutto tra Lazio, Puglia e Campania. La coltivazione della Rapacaula nel Salento è legata al lavoro di piccole aziende agricole, e di piccoli agricoltori talvolta accompagnati dall’anzianità che si impegnano da decenni per conservare il seme anno dopo anno e far mantenere la nomina di“ rapa te masseria” a quella varietà che, con il passare del tempo, ha assunto.

Viene coltivata per l’utilizzo delle infiorescenze e delle parti tenere del fusto con alcune foglie come verdura cotta. Nell’ambito della gastronomia la Rapacaula è inserita in molte ricette di origine locale, fino ad arrivare alle “orecchiette con le cime di rapa” simbolo di Puglia.

E’ una pianta a ciclo autunnale con apparato radicale fittonante. La semina viene effettuata principalmente in solchi o a spaglio, ma nelle aziende più grandi viene impiegata anche la seminatrice meccanica. Ma già da diversi anni è possibile acquistare nei vivai orticoli regionali piantine destinate al trapianto di varietà locali. La Rapacaula viene seminata in tre epoche diverse: metà agosto, fine settembre (quarantine e sessantine) e fine di ottobre, per iniziare la raccolta da dicembre e protrarla fino alla fine di marzo (marzuline).

All’inizio si sviluppa una rosetta di foglioline glabbre e picciolate. Dopo un certo periodo le piante emettono uno scapo fiorale ramificato in infiorescenze (racemi) che vengono raccolte prima dell’apertura dei fiori.

La cima di rapa si adatta bene ai climi temperati e resiste abbastanza bene al freddo ma non con temperature troppo basse. Si adatta a diverse tipologie di terreni ma preferisce quelli profondi e freschi con pH compreso tra 6,5 e 7,5 con bassa salinità. L’esigenze nutritive sono assai basse, contrariamente quelle idriche. 

Generalmente le piante devono essere distanti circa 25-30cm sulla fila e 40-50cm tra le file. La raccolta viene effettuata quando l’infiorescenza ha raggiunto un buon sviluppo, dopo 40-60 giorni per le varietà precoci e 90-120 giorni per le varietà tardive..

Durante la raccolta le piante vengono tagliate manualmente a circa 10cm dal terreno per favorire il ricaccio per una seconda raccolta. Nel mercato locale la Rapacaula e molto apprezzata e richiesta. Le cime di rapa migliori sono quelle giovani e tenere che hanno gambi sottili e poche infiorescenze ancora chiuse e solo accennate. Le foglie devono invece essere integre e di colore verde brillante e uniforme. La presenza di germogli cavi o legnosi, foglie ingiallite, infiorescenze aperte e gialle, taglio non fresco sono indice di prodotto vecchio. La shelf life garantita dal mercato ortofrutticolo locale ci garantisce quasi sempre prodotti freschi che non superano i tre giorni dalla raccolta. Il prezzo si aggira intorno a 1,50€/Kg.

Qualità nutrizionali della cima di rapa

Già da tempo viene consigliato l’inserimento nell’alimentazione della rapa come altri prodotti orticoli per il contenuto di sali minerali, vitamine e fattori antiossidanti: la cima di rapa contiene molto calcio, fosforo vitamina C, vitamina B2 e vitamina oltre a una mediocre quantità di proteine.

Le cime di rapa sono alimenti a basso apporto energetico e le calorie sono equamente distribuite tra fruttosio e proteine a basso valore biologico. Sono prive di colesterolo e contengono una buona quantità di fibra alimentare. Tra i sali minerali spiccano Ferro, Calcio e Fosforo. L’unica limitata contrarietà riguardo il consumo di cime di rapa è legata al notevole contenuto in purine. Le cime di rapa sono risultate coadiuvanti alle terapie antitumorali. Da ricordare che le cime di rapa cotte in acqua riduce sensibilmente il loro contenuto in sali minerali per diluizione e vitamine termolabili.

Principali dati sulle caratteristiche nutrizionali della rapa (ogni 100g):

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